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Channel: Ravanusa – GrandangoloAgrigento
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Ravanusa, furto, sequestro di persona, spedizione punitiva e suicidio: 5 persone fermate

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Finalmente chiarito, dopo giorni di incertezza, una complicata vicenda accaduta a Ravanusa e scaturita, secondo alle prime indagini da un furto di telefonini che ha scatenato l’immediata reazione dei derubati che avrebbero organizzato una micidiale spedizione punitiva. La vicenda viene così ricostruita: Subiscono un ingente furto di telefonini ed organizzano una “spedizione punitiva” per ritorsione, sequestrando e malmenando due cittadini romeni dopo aver distrutto le loro abitazioni. Nella nottata del 11 febbraio 2015, a Ravanusa, i Carabinieri della locale stazione, del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Licata e del Reparto operativo dei Carabinieri di Agrigento, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Agrigento: Giovanni Montana,  54 anni, commerciante di Ravanusa, già noto alle Ff.Oo.; Luigi Montana, 33 anni, commerciante; Ivan Montana,  26 anni, commerciante; Angelo Bottaro, 50 anni, operaio gravato da precedenti penali ed in atto sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata; Antonino Gattuso,  classe 1972, disoccupato, gravato da  precedenti penali, tutti di Ravanusa responsabili dei reati di sequestro di persona, violenza privata, lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e danneggiamento.

In particolare, i militari della Compagnia di Licata e del Reparto operativo del Comando provinciale di Agrigento, intervenivano a Ravanusa in seguito ad una segnalazione di violazione di domicilio e danneggiamento di due abitazioni di due famiglie di nazionalità romena soggiornanti nella cittadina, ove poco dopo sarebbero stato brutalmente malmenato un ragazzo minore, nonché minacciata una ragazza di 24 anni, successivamente entrambi sequestrati e costretti dai malviventi a salire in macchina con loro per andare in una zona rurale dove sarebbero stati gravemente minacciati. Immediate ed incisive le ricerche dei Militari dell’Arma che hanno subito attivato un massiccio dispositivo di ricerca delle persone sequestrate senza mai interrompere le ricerche, arrivando rapidamente al rintraccio dei due ragazzi, di cui la donna risultava fortunatamente illesa. Attivata immediatamente la macchina investigativa, i Carabinieri arrivavano in breve tempo a ricostruire tutta la dinamica del delitto e ad individuare i responsabili della folle azione punitiva, verosimilmente conseguente ad un precedente furto di telefoni cellulari compiuto in un negozio di telefonia di Ravanusa di cui i giovani romeni erano stati ritenuti responsabili. Il ragazzo, in evidente stato di shock a causa delle violente percosse subite durante il rapimento, veniva subito accompagnato presso il pronto soccorso dell’Ospedale Civile “Barone Lombardo” di Canicattì. Nel contesto i Carabinieri intervenivano nell’abitazione della famiglia della ragazza sequestrata, ove suo padre, un 65enne operaio romeno, forse colto dallo disperazione , si era suicidato impiccandosi con una corda nelle scale del palazzo dove risiedeva. Gli arrestati venivano invece condotti negli uffici della Compagnia Carabinieri di Licata dove venivano eseguiti gli accertamenti del caso. In seguito, espletate le formalità di rito, gli stessi venivano associati alla Casa Circondariale di Agrigento a disposizione dell’Autorità giudiziaria.


Ravanusa, dopo i fermi per sequestro di persona il Gip non convalida: tre liberi e due ai domiciliari

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Dopo il fermo eseguito dai Carabinieri Ravanusa per il reato di sequestro di persona nei confronti di Angelo Bottaro (difeso dagli avvocati Salvatore Loggia e Antonino Gaziano), Antonino Gattuso (avv. Lillo Fumo) e Giovanni, Luigi ed Ivan Montana (avvocati Daniela Cannarozzo e Salvatore Manganello) il Gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto non ha convalidato il fermo per insussistenza del pericolo di fuga ed ha applicato al Bottaro e Gattuso la misura cautelare degli arresti domiciliari e ai Montana quella dell’obbligo di dimora. Tutta la vicenda nasce dalla scoperta di un furto martedì mattina, nel negozio di telefonia nel centro di Ravanusa, della famiglia Montana. Qualcuno si era portato via prodotti elettronici e telefoni cellulari per svariati migliaia di euro. Dal furto è scatta la vendetta ritenendo di aver individuato i responsabili in due giovani romeni che sarebbero stati individuati e picchiati nel tentativo di ottenere una confessione. Nel contesto di questa vicenda i Carabinieri intervenivano nell’abitazione della famiglia dei giovani sequestrati, ove suo padre, un 65enne operaio romeno, forse colto dallo disperazione, si era suicidato impiccandosi con una corda nelle scale del palazzo dove risiedeva.

 

Ravanusa, distribuite le deleghe assessoriali

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Il sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo ha distribuito le deleghe ai componenti della nuova Giunta. Salvatore Pennica si occuperà di bilancio e tributi, personale, servizio di pubblica affissione – mercato settimanale, Suap, agricoltura, commercio e artigianato, rapporti con Irsap, Ato idrico, Tre sorgenti e partecipate. Gianfilippo Lombardo si occuperà di grandi eventi, spettacolo, cultura e politiche per lo sviluppo turistico, Polizia municipale e rapporti con il Consiglio comunale. Gaetano Carmina si occuperà di Urbanistica ed edilizia economico popolare, igiene ambientale, viabilità e verde pubblico, pubblica illuminazione, cimitero, Protezione civile, servizi alla città. Daniela Giordano si occuperà di Pubblica istruzione, asilo nido, Pari opportunità, sport e politiche ricreative del tempo libero, servizi del museo e promozione della zona archeologica. Il sindaco terrà ad interim le deleghe agli Affari sociali, infrastrutture e innovazione tecnologica. La delega di vice sindaco non è stata assegnata.

Ravanusa, manifesto del sindaco per dipendenti comunali: “Datevi un contegno”

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Singolare iniziativa del sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo. Il primo cittadino ha predisposto e fatto affiggere in Municipio un avviso pubblico con cui invita i dipendenti comunali dell’ente che fino ad oggi avrebbero avuto l’abitudine di lasciare negli orari d’ufficio il posto di lavoro per sostare fuori dal palazzo oppure all’interno dello stesso senza uno scopo specifico, a “darsi un contegno” ed evitare di stazionare nei corridoi. L’iniziativa del sindaco pare sia scaturita da lamentele dei cittadini. D’Angelo parla di collaborazione reciproca tra dipendente e amministrazione comunale considerato che da alcuni mesi l’ente ha attivato la nuova piattaforma digitale che permetterà attraverso un nuovo sito istituzionale di far interagire i cittadini direttamente da casa con i vari uffici comunali.

Ravanusa, evade dai domiciliari: i Carabinieri arrestano un 42enne

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carabinieriAntonino Gattuso, 42 anni, di Ravanusa, è stato arrestato dai Carabinieri della Locale stazione per aver violato la misura cautelare degli arresti domiciliari.

L’uomo è stato beccato alle 14.30 fuori dalla sua abitazione, luogo in cui in virtù della misura coercitiva impostagli doveva rimanere.

I carabinieri, dopo averlo sorpreso in flagranza di reato, lo hanno arrestato e riaccompagnato presso il suo domicilio dove rimarrà in attesa di ulteriori incombenze di legge.

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Ravanusa, in fiamme un Suv di bracciante agricolo: in passato le fiamme brucciarono un suo trattore

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Fiamme nella notte a Ravanusa. Un Mitsubishi Pajero di proprietà di un bracciante agricolo è rimasto seriamente danneggiato dalle fiamme nei pressi dell’abitazione dello stesso proprietario. Sul posto si sono recati i vigili del Fuoco dopo la una segnalazione di alcuni residenti accortisi del rogo, e una pattuglia di Carabinieri che hanno effettuato i rilievi di rito ed avviato le indagini per stabilire le origini dell’incendio.  Non si esclude alcuna ipotesi ma vi è un particolare importante: alcuni mesi addietro un trattore, sempre di proprietà dell’uomo, 49 anni, è stato incendiato in un terreno di proprietà dello stesso.

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Ravanusa, si ubriaca, si addormenta e non si sveglia più: muore rumena di 45 anni

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Una donna di origine rumena è morta dopo che, conseguentemente ad una ubriacatura, era entrata in coma etilico. Il fatto è accaduto lunedì scorso quando la donna, di 45 anni e residente a Ravanusa, si è sentita male. La stessa avrebbe bevuto diversi litri di vino mentre era da sola nella sua abitazione, come hanno ricostruito i carabinieri, poi si sarebbe addormentata e proprio nel sonno sarebbe entrata in come etilico, questo quanto riscontrato dagli esami effettuati sul corpo della donna.  La rumena non si è più risvegliata. A fare la scoperta del corpo senza vita sul letto della camera da letto, è stato il marito, suo connazionale, al suo ritorno a casa. L’uomo subito ha dato l’allarme. Sul posto sono arrivati i sanitari, che tuttavia, il loro intervento si è rivelato vano, perchè la donna era già cadavere.

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Ravanusa, si scaglia contro i carabinieri: arrestata 29enne

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I Carabinieri della Stazione di Ravanusa, hanno arrestato in flagranza di reato Simona Federico, 29enne, residente a Riesi (Cl), già nota alle forze dell’ordine, perché resasi responsabile dei reati di resistenza ad un pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità.  Nella circostanza, i militari dell’Arma intervenivano in quella via Edison dove la predetta si trovava in evidente stato di agitazione psicofisica, lasciando presagire che potesse compiere atti di autolesionismo. In tale contesto, la stessa si rifiutava di fornire ai militari indicazioni sulla propria identità personale, per poi aggredire con calci e pugni gli stessi, che la bloccavano immediatamente, rimanendo illesi.

Simona Federico veniva condotta presso la locale Stazione Carabinieri, ove reiterava tale condotta violenta, sferrando un calcio contro una porta in vetro degli uffici del Comando stazione che andava in frantumi. L’arrestata, espletate le formalità di rito, veniva condotta presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida da parte dell’A.G..

 

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Ravanusa, rapinarono coppietta: due assoluzioni e due condanne

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Il Gup del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto ha deciso due condanne e due assoluzioni (rito abbreviato) per quattro sommatinesi finiti a processo per una rapina ad una coppia di fidanzati di Ravanusa, che s’era appartata in auto. Inflitta la condanna a 2 anni di reclusione per Salvatore Antonio Vendra,30 anni e Ignazio Vella di 29 anni, ritenuti responsabili di rapina ma ai quali è stata esclusa l’aggravante dell’uso di armi.

Contestualmente, il giudice ha assolto Fabio Chiarelli di 23 anni e Davide Ruggeri di 33 anni, che erano arrestati dai carabinieri nella notte tra il 5 e il 6 settembre del 2013.

La coppia di Ravanusa si trovava in auto alla ricerca di intimità quando un gruppo di individui, sotto la minaccia di un coltello, costrinse i due giovani fidanzati a consegnare 60 euro in contanti, un portafoglio, un cellulare, un tablet, una borsa e una fotocamera digitale. Refurtiva che fu ritrovata dia carabinieri quando arrestarono i quattro sommatinesi insieme al marocchino Hicham Khalfouni, residente pure lui a Sommatino, che è già stato condannato nel processo stralcio.

 

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Ravanusa, aggredisce i genitori, devasta l’abitazione, da fuoco alla sua macchina: arrestato

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Nella trascorsa nottata, i Carabinieri della Stazione di Ravanusa, nel corso di un servizio di perlustrazione del territorio, hanno arrestato in flagranza di reato:

–           SAVARINO Giuseppe, classe 1981, bracciante agricolo di Ravanusa, già noto alle Forze dell’Ordine,

in quanto resosi responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e danneggiamento aggravato.

In particolare i Militari della Stazione, nel corso della notte intervenivano presso l’abitazione del citato Savarino, ove bloccavano il 31enne ravanusano, il quale, in evidente stato di agitazione e per futili motivi legati a dissidi di natura familiare, dopo aver messo a soqquadro gli arredi della propria abitazione, aveva aggredito i propri genitori conviventi, colpendoli ripetutamente con calci e pugni e provocando non poche lesioni a padre e madre, che venivano immediatamente soccorsi e medicati presso la locale guardia medica.

Nello stesso contesto i Militari operanti accertavano che il si era recato all’esterno della propria abitazione appiccando un piccolo incendio all’interno della sua autovettura Ford Escort, provocando lievi danni all’abitacolo.

L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Campobello di Licata, in attesa del rito per direttissima, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, prontamente informata dai Militari dell’Arma.

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Ravanusa, arrestato un imprenditore: deve scontare 3 mesi

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Nel tardo pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Ravanusa hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della pena alternativa della detenzione domiciliare emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo, ed hanno arrestato Paolo Pirrera, 66 anni, imprenditore di Ravanusa, dovendo espiare la pena definitiva di 3 mesi di reclusione, poiché resosi responsabile del reato di sottrazione di cose sottoposte a sequestro penale, fatti commessi a Ravanusa nel 2006.L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva accompagnato presso il proprio domicilio così come disposto all’Autorità Giudiziaria.

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Ravanusa, “evade” dai domiciliari e aggredisce carabinieri

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Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Ravanusa, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Agrigento, hanno arrestato: Paolo Pirrera, 66enne del luogo, già noto alle forze dell’ordine, in atto sottoposto alla pena alternativa della detenzione domiciliare, poiché resosi responsabile di ripetute violazioni della misura alternativa alla detenzione in carcere cui era sottoposto. Lo stesso, infatti, nella giornata del 21 luglio era evaso dai domiciliari per poi essere sorpreso alla guida della propria autovettura per le vie cittadine, ed arrestato dai Carabinieri nel vano tentativo di sottrarsi all’arresto, dopo averli aggrediti e lievemente feriti. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Agrigento. L’uomo deve scontare tre mesi di reclusione per aver commesso nel 2006 il reato di sottrazione di cose sottoposte a sequestro penale (non custodì un “macaco”).

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Ravanusa, fiamme nella notte: a fuoco un esercizio commerciale

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Incendio, ieri sera intorno alle ore 23.00, in un negozio di Ravanusa. Le fiamme hanno interessato un esercizio commerciale di corso Garibaldi ed è stato segnalato ai carabinieri ed ai vigili del fuoco che sono arrivati immediatamente sul posto. I pompieri hanno spento il rogo accertando che lo stesso è stato originato da un frigorifero. Lievi i danni, non si registrano conseguenze per le persone.

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Ravanusa, deve scontare pena: arrestato un operaio di 61 anni

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Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Ravanusa hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della pena dell’arresto emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Agrigento, traendo in arresto ALESSI Ignazio, classe 1954, operaio di Ravanusa, già noto alle FF.OO., dovendo espiare la pena definitiva di 1 mese di arresto, poiché resosi responsabile del reato diInosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, fatto commesso a Ravanusa nel 2012.

L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva accompagnato presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari  così come disposto all’Autorità Giudiziaria mandante.

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Ravanusa, carabinieri sequestrano merce contraffatta

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Nel contesto dei festeggiamenti del “ferragosto ravanusano”, a Ravanusa, militari della locale stazione carabinieri unitamente a personale della stazione carabinieri di Campobello di Licata, hanno denunciato in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria: Habibou Diop, senegalese di 39 anni, residente ad Agrigento, coniugato, venditore ambulante, con precedenti di polizia e il connazionale Malick Wade, 39 anni residente Agrigento, venditore ambulante, con precedenti di polizia. Entrambi sarebbero responsabili di vendita di prodotti con segni falsi. Nella circostanza i militari operanti accertavano che i due, in Corso della Repubblica, avevano posto per la vendita l merce riportante distintivi con marchi prestigiosi palesemente contraffatti e/o alterati. Nel dettaglio: 37 borse da donna; 185 compact-disc; 10 paia di scarpe; 15 paia di jeans. Merce, per un valore complessivo di euro 2.500,00 circa, posta sotto sequestro.

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Ravanusa, maltrattamenti in famiglia ed estorsione: un arresto

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Nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Ravanusa, in esecuzione dell’ordinanza di di sostituzione di misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Agrigento traevano in arresto:

–          BELLA Antonino, classe 1991, disoccupato di Ravanusa già noto alle FF.OO., in atto sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare,

poiché ritenuto responsabile di violazione delle prescrizioni imposte da parte dell’autorità giudiziaria.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva condotto presso la propria abitazione e sottoposto al regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità giudiziaria mandante.

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Ravanusa, furioso incendio in centro raccolta rifiuti: distrutto capannone

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Incendio ieri a Ravanusa dove è stato seriamente danneggiato il Centro comunale di raccolta della Dedalo ambiente. Le fiamme sono divampate intorno alle 16.30 e sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Canicattì che hanno lavorato ben 5 ore per poter domare il rogo. Nel deposito, di circa 4.000 metri,  interessato dalle fiamme vengono conferiti i rifiuti differenziati non solo di Ravanusa, ma anche del comune di Campobello di Licata. Alcuni autocompattatori erano all’interno del Centro e sono stati messi in salvo dalle fiamme. Non si conoscono le cause dell’incendio ma in serata il rapprsentante dell’Ato ha sporto denuncia ai carabinieri. Non si è ancora quantificato il danno che provocato dal rogo ma sarebbe ingente.

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Ravanusa, a fuoco auto di un bracciante agricolo: ipotesi dolosa

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Vettura in fiamme l’altra notte a Ravanusa, nell’agrigentino. Ad essere interessata dal rogo, la cui natura è in fase di accertamento, anche se è si ipotizza il dolo, una Golf di proprietà di un bracciante agricolo del luogo. La vettura era parcheggiata sotto casa dello stesso, in via Fratelli Bandiera.  Sul posto, per spegnere l’incendio, si sono recati i vigili del distaccamento di Canicattì. Indagini sono state aperte dai carabinieri. Pare, comunque, siano state ritrovate tracce di benzina nelle vicinanze. Un fascicolo d’inchiesta è stato aperto dalla Procura della Repubblica.

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Ravanusa, troppe assenze dal lavoro: a giudizio Gabriele e Antona

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Era stato accusato, dalla Procura della Repubblica di Agrigento, del reato di truffa ed altro per aver ottenuto 265 giorni di malattia grazie a 18 certificati valutati fasulli per assentarsi dal lavoro e recarsi in Romania per curare, secondo le accuse, i propri affari. Ora dovrà andare sotto processo. Si tratta di Giuseppe Gabriele, ingegnere licatese di 54 anni, funzionario del Comune di Ravanusa, che peraltro, si è costituito parte civile nel procedimento. Lo ha deciso il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, nell’udienza di ieri, che ha disposto il giudizio immediato anche per il medico che ha certificato la patologia di cui sarebbe affetto Gabriele, e cioè, Armando Antona, anch’egli di Licata. Accolta dunque la richiesta del pm Andrea Maggioni.

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Ravanusa, in fiamme automobile di un emigrato

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Incendio nella notte tra lunedì e martedì a Ravanusa. A prendere fuoco una autovettura appartenente ad un operaio emitrato in Germania. Sono stati i residenti della zona, intorno alle 1.30 a segnalare il rogo che è stato spento dai vigili del fuoco giunti sul posto. Sulla natura delle fiamme sta indagando la locale stazione dei Carabinieri.

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