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Ravanusa, picchiò a sangue la compagna: aumento di pena, in appello, per Sciacchitano

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Salvatore Sciacchitano, l’operaio ravanusano di 52 anni, condannato in primo grado a quattro anni e otto mesi di reclusione dal Gup del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, è stato nuovamente condannato in appello e la pena aumentata. Infatti, i giudici della sesta sezione penale hanno inflitto all’uomo sei anni ed otto mesi di reclusione. Sciacchitano era accusato di  lesioni personali gravissime per avere picchiato la compagna, M. B. 50 anni, con calci e pugni.


Ravanusa, omicidio Giovanna Longo: il marito-assassino davanti al Gup

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Il Giudice dell’udienza preliminare, Francesco Provenzano ha fissato per il prossimo 12 giugno alle ore 9:00, l’udienza per stabilire se rinviare a giudizio o meno, Luigi Gallo, 63 anni, di Ravanusa, accusato di aver ucciso l’ex moglie, Giovanna Longo, 60 anni e di aver tentato di uccidere il compagno di quest’ultima, Luigi Avarello, ex consigliere comunale di Ravanusa. . La vicenda, tragica e dolorosa, avvenne a Ravanusa lo scorso 25 giugno quando, Luigi Gallo, uccise a colpi di pistola, nel parcheggio sito nelle immediate vicinanze del mercato rionale l’ex moglie, Giovanna Longo. Secondo l’accusa l’omicida avrebbe tentato di assassinare anche il compagno di quest’ultima, Luigi Avarello, ex consigliere comunale di Ravanusa, delitto che non si è consumato per la pronta reazione prima dell’uomo che è riuscito a bloccare la mano di Gallo e poi dei vigili urbani che hanno poi disarmato l’assassino. Proprio Gallo, una volta arrestato, minacciò pesantemente Avarello gridandogli in faccia: “Oltre la moglie volevi portarti anche la proprietà. Appena esco ti ammazzo”.

 

L’assassino, è difeso dall’avv. Calogero Meli. Parti civili del processo sono Avarello e Giuseppe Longo figlio della vittima e dell’assassino.

 

Per il Pm, Santo Fornasier, che ha condotto le indagini, i morti dovevano essere due e non solamente la moglie che aveva deciso di lasciarlo e rifarsi una vita e per questo ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio volontario, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di arma clandestina e munizioni.

Ravanusa, la Opel Corsa con dentro il cadavere di Giovanna Longo ed il marito assassino, Luigi Gallo

Ravanusa, rissa furibonda: tre arresti e tre feriti

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Furibonda rissa tra romeni, residenti a Ravanusa. Il bilancio ancora non definitivo è di tre persone arrestate, due uomini rimasti anche feriti, rispettivamente di 54 e 32 anni, e una donna di 44 anni. Ci sarebbero stati altri partecipanti alla violentissima zuffa, ma prima dell’arrivo dei carabinieri sono riusciti a darsela a gambe, e attualmente vengono ricercati. Teatro della rissa, avvenuta sabato sera, Corso Garibaldi, una delle strade centrali della città del Saraceno. Tutto quando è avvenuto poco prima dell’inizio della partita dei Mondiali brasiliani, tra l’Italia e l’Inghilterra. E’ stato un attimo quando dentro ad un locale la situazione è degenerata. Dalle parole si è passati alle via di fatto. La contesa accompagnata da calci, pugni e schiaffi si è spostata in strada. Nel frattempo qualcuno ha allertato il centralino del 112. Quando sul posto sono arrivate le pattuglie dei carabinieri delle Stazioni di Ravansua, Canicattì e Campobello di Licata, si sono trovate di fronte una furiosa rissa, con i partecipanti che si stavano picchiando selvaggiamente tra loro. I militari dell’Arma hanno subito bloccato i più esagitati, mentre un paio di partecipanti si sarebbero allontanati frettolosamente dalla zona. Sul corpo dei fermati i segni della ‘battaglia’ e pertanto sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì per le cure del caso. Il più grave è risultato il trentaduenne, il quale ha riportato una vistosa ferita alla testa e un conseguente trauma cranico. Ferito alla mano il cinquantaduenne.

Ravanusa, dopo la rissa gli arresti: presi tre rumeni

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Nicolaie Lazar, Doina Siminicianu e Gheorghe SiminicianuNei giorni scorsi (http://www.grandangoloagrigento.it/ravanusa-rissa-furibonda-tre-arresti-e-tre-feriti/), i Carabinieri della Stazione di Ravanusa collaborati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Licata, hanno arrestato in flagranza di reato Gheorghe Siminicianu, Doina Siminicianu e Nicolaie Lazar, rispettivamente di 49, 44 e 32 anni, tutti abitanti in Ravanusa, perché ritenuti responsabili del reato di rissa aggravata.  In particolare i predetti, per futili motivi legati a dissidi personali, davano luogo in quel centro abitato ad una violenta rissa sedata grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri. A seguito della rissa Nicolaie Lazar e Gheorghe Siminicianu riportavano lesioni e venivano quindi trasportati presso il pronto soccorso dell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì ove venivano sottoposti alle cure del caso. Gli arrestati, dopo le formalità di legge, venivano condotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Ravanusa, picchia l’ex fidanzata e aggredisce i carabinieri: arrestato

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Gaetano TedescoI Carabinieri della Stazione di Ravanusa, hanno arrestato in flagranza di reato Gaetano Tedesco, 45enne del luogo e già noto alle Forze di Polizia, perché si è reso responsabile del reato di resistenza a pubblico ufficiale.  In particolare i Carabinieri sono intervenuti nella locale Guardia medica ove sorprendevano Tedesco che stava per aggredire nuovamente la sua ex fidanzata. In tale circostanza l’uomo, alla vista dei militari si scagliava contro di loro; la pattuglia riusciva a bloccarlo e a riportarlo alla calma. Dai successivi accertamenti si appurava che Tedesco qualche ora prima, per futili motivi scaturiti dall’interrotta relazione con la donna, si era recato presso la sua abitazione, aggredendola violentemente con calci e pugni, tanto che, dalle lesioni subite, la malcapitata è stata costretta a recarsi presso la locale guardia medica per essere sottoposta alle cure del caso e, per tale ragione Gaetano Tedesco è stato anche deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria poiché ritenuto responsabile di lesioni personali, ingiuria, minaccia e violazione di domicilio. L’arrestato, espletate le formalità di legge, è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito per direttissima disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

Ravanusa, ladri di rame sparano ai carabinieri: domani vertice con Alfano

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Conflitto a fuoco con i carabinieri (archivio)Conflitto a fuoco fortunatamente senza feriti si è verificato la notte tra venerdì e sabato, tra una banda di ladri che stava tentando di rubare cavi elettrici di rame e i carabinieri, nelle campagne di Ravanusa.

Sorpresi almeno dieci malviventi, una vera e propria banda specializzata, forse romeni, che sono fuggiti a bordo di alcune auto, sparando ancora contro i carabinieri diversi colpi di arma da fuoco e costringendo militari a rispondere. L’inseguimento è continuato fino al centro abitato di Ravanusa. Ferito un militare dell’Arma colpito alla gamba da un oggetto contundente. Tutti i reparti limitrofi dell’Arma sono stati coinvolti nelle ricerche e sul posto sono giunti gli esperti della sezione investigazioni scientifiche del Nucleo investigativo per i rilievi. Indagano i militari della Compagnia di Licata, coordinati dal comandante provinciale Riccardo Sciuto. Gli investigatori ritengono che si tratta della stessa banda che da mesi saccheggia la rete elettrica Enel. Per contrastare il fenomeno del furti di rame nel comprensorio occidentale provincia Agrigento, domani riunione in Prefettura ad Agrigento, presieduta dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. Alla riunione saranno presenti il vice capo della Polizia prefetto Cirillo, i comandanti regionali dei carabinieri e della Guardia di finanza, il questore di Agrigento, Mario Finocchiaro, i comandanti provinciali dei Carabinieri e Guardia di finanza, rispettivamente Riccardo Sciuto e Massimo Sobrà, e i rappresentanti Enel. Invitati a partecipare anche i sindaci di Naro, Ravanusa, Campobello di Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro, Racalmuto e Licata. Al termine  previsto l’incontro con gli organi informazione.

Sempre domani, alle 10 nella Prefettura ad Agrigento, il ministro dell’Interno Angelino Alfano incontrerà il sindaco di Siculiana, Mariella Bruno, per discutere dell’emergenza legata all’accoglienza dei migranti. Nei giorni scorsi, Bruno aveva scritto una lettera al ministro rappresentando la paura dei suoi concittadini dopo l’elevato numero di migranti ospitati nell’ex struttura alberghiera villa Sikania e chiedendo che tutti i paesi della provincia si facessero carico dell’accoglienza “per non pregiudicare l’immagine di una città che vive di turismo”.

Ravanusa, metronotte spara per sventare furto di rame

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Un metronotte, che la scorsa notte si trovava in servizio nella zona industriale fra Ravanusa e Campobello di Licata, ha denunciato di aver sparato in aria alcuni colpi di pistola dopo aver visto delle ombre e aver sentito rumori che sembravano colpi di arma da fuoco, temendo che si trattasse di una banda di ladri di rame. L’uomo è rimasto ferito a un sopracciglio ed è stato medicato all’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì. I carabinieri hanno avviato le indagini e sul posto indicato dal metronotte hanno trovato soltanto i bossoli della pistola della guardia. La notte tra venerdì e sabato, proprio nelle campagne di Ravanusa, alcuni sconosciuti hanno aperto il fuoco contro i carabinieri che li hanno sorpresi mentre stavano asportando dei cavi in rame. Ieri il ministro Angelino Alfano è stato ad Agrigento per discutere della vicenda.

Acqua, problemi in vista per quattro comuni agrigentini

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Ribera lotta per l'acqua pubblicaRavanusa, Palma di Montechiaro, Racalmuto e Naro, saranno alle prese con problemi idrici. Ieri  infatti,  sono iniziati  i lavori di riparazione della condotta del “Tre Sorgenti” indispensabili a causa di una rottura. Lo stop previsto nell’erogazione è di 48 ore.  L’ente ha iniziato da ieri la riparazione con propri operai riunciando  all collaborazione di Girgenti Acque, che si era detta disponibile a provvedere con propri dipendenti per attenuare i problemi e i disagi ai cittadini dei comuni interessati.  Ma il Tre Sorgenti ha detto di no. Intanto, già da alcuni giorni i turni di distribuzione a Ravanusa, Palma di Montechiaro, Naro e Racalmuto hanno subito un’allungamento in quanto il prezioso liquido arriva non più ogni quattro giorni ma ogni otti.


Ravanusa, due arresti dei carabinieri per furto e ricettazione

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Alin Florian Cocota e Alexandru Iulian DamianI Carabinieri delle Stazioni di Campobello di Licata e Ravanusa, collaborati dai colleghi della Stazione di Riesi, nella nottata di ieri, a Riesi hanno arrestato in  flagranza di reato Alexandru Iulian Damian, 29enne rumeno, abitante a Ravanusa e già noto alle Forze di Polizia ed il 27enne Alin Florian Cocota, anche rumeno abitante in Campobello di Licata, perché si sono resi responsabili dei reati di concorso in furto aggravato e ricettazione. In particolare i Carabinieri li hanno sorpresi, lungo la strada provinciale 49 in agro del Comune di Mazzarino mentre, unitamente ad altri due complici, stavano caricando a bordo di un autocarro gli arredi custoditi all’interno di una abitazione rurale. Alla vista dei Carabinieri i quattro malviventi hanno tentato di darsi alla fuga a piedi per le campagne circostanti ma Alin Florian Cocota e Alexandru Iulian Damian sono stati bloccati dai militari dell’Arma dopo un breve inseguimento, mentre gli altri due complici facevano perdere le loro tracce. La refurtiva recuperata è stata restituita ai legittimi proprietari. Gli arrestati, dopo le formalità di legge, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Caltanissetta a disposizione dalla competente Autorità giudiziaria.

 

Ravanusa, omicidio Giovanna Longo: chiesti 30 anni di carcere per l’ex marito Luigi Gallo

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Ravanusa, la Opel Corsa con dentro il cadavere di Giovanna Longo ed il marito assassino, Luigi GalloIl Pm, Santo Fornasier ha chiesto la condanna a 30 di reclusione, per l’accusa di omicidio volontario, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di arma clandestina e munizioni, nei confronti di Luigi Gallo, 63 anni, di Ravanusa, accusato di aver ucciso l’ex moglie, Giovanna Longo, 60 anni e di aver tentato di uccidere il compagno di quest’ultima, Luigi Avarello, ex consigliere comunale di Ravanusa. La vicenda, tragica e dolorosa, avvenne a Ravanusa lo scorso 25 giugno quando, Gallo, uccise a colpi di pistola, nel parcheggio sito nelle immediate vicinanze del mercato rionale l’ex moglie, Giovanna Longo. Secondo l’accusa l’omicida avrebbe tentato di assassinare anche il compagno di quest’ultima, Luigi Avarello, delitto che non si è consumato per la pronta reazione prima dell’uomo che è riuscito a bloccare la mano di Gallo e poi dei vigili urbani che hanno disarmato l’assassino. Proprio Gallo, una volta arrestato, minacciò pesantemente Avarello gridandogli in faccia: “Oltre la moglie volevi portarti anche la proprietà. Appena esco ti ammazzo”. L’assassino, è difeso dall’avv. Calogero Meli. Parti civili del processo sono Avarello e Giuseppe Longo figlio della vittima e dell’assassino. Il processo si celebra davanti al Giudice dell’udienza preliminare, Francesco Provenzano.

 

Ravanusa, uccise la moglie che lo aveva lasciato: Luigi Gallo condannato a 30 anni

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Ha evitato l’ergastolo per aver chiesto il rito abbreviato ma è stato comunque condannato a 30 anni di carcere Luigi Gallo, 64 anni di Ravanusa, arrestato lo scorso anno, il 25 giugno, con l’accusa di aver ammazzato l’ex moglie Giovanna Longo in un parcheggio del mercato rionale e di tentato omicidio nei confronti del nuovo compagno della stessa, tentativo non riuscito per la reazione dell’uomo e l’intervento di alcuni vigili urbani del paesino agrigentino che si avventarono addosso all’omicida e lo disarmarono di una pistola. Il compagno dell’ex moglie si è costituito parte civile al processo e adesso sarà risarcito dall’imputato. Il ravanusano oltre che di omicidio premeditato e tentato omicidio è stato riconosciuto colpevole di porto, detenzione illegale di arma, minacce e ricettazione.

Ravanusa, stacca il contatore all’utente moroso: aggredito operatore di Girgenti Acque

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Girgenti acque, insegnaL'ospedale San Giovanni di Dio di AgrigentoA distanza di qualche giorno da quel tragico fatto che, a Lucca Sicula, ha visto la morte di un pensionato per infarto dopo che i tecnici di Girgenti Acque dovevano procedere alla chiusura del contatore per morosità, la storia si ripete anche se, fortunatamente, non ci sono vittime.

A Ravanusa, paesino della provincia di Agrigento, un operatore di Girgenti Acque mentre era intento a staccare il contatore di un utente per morosità, è stato aggredito e picchiato dall’utente stesso che lo ha messo in fuga.

L’operatore di Girgenti Acque, in fuga, è riuscito a raggiungere successivamente l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento per farsi medicare le ferite e i traumi riportati. Indagini sono state avviate dai carabinieri della locale stazione.

 

Ravanusa, un drone per le ricerche di Luigi Sanfilippo: ma niente tracce

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Continuano ininterrotte le ricerche di Luigi Sanfilippo l’anziano ottantottenne di Ravanusa scomparsa da una settimana dal paese agrigentino. Forze dell’ordine e volontari sono impegnati per cercare di ritrovare l’uomo o almeno alcuni indizi che possano portare all’individuazione dello stesso. Per le ricerche è stato utilizzato anche un drone con una telecamera capace di scrutare il territorio dove si presume l’uomo possa trovarsi che ha sorvolato il territorio di Ravanusa ed in particolare il terreno dove solitamente Sanfilippo era intento recarsi. Ma le ricerche fino a questo punto sono vane. Preoccupatissimi i familiari che sperano qualcuno possa dare loro notizie sul loro coniunto che sembra introvabile. Del caso si è occupata l’ultima puntata della trasmissione televisiva di Rai Tre “Chi l’ha visto”, ma anche in questo caso non è stato ottenuto alcun elemento utile al ritrovamento dell’anziano ravanusano.

Ravanusa, sospese le ricerche di Luigi Sanfilippo

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E’ scomparso da 9 giorni e di lui nessuna traccia ed ora le ricerche sono state sospese. Stiamo parlando di Luigi Sanfilippo, 88 anni, pensionato di Ravanusa, che alcuni giorni fa è uscito da casa per raggiungere a piedi un fondo agricolo di sua proprietà. Sanfilippo sembra svanito nel nulla e nonostante le ricerche di Carabinieri e volontari di lui non si hanno più notizie. Le ricerche sono state intense e hanno battuto un vasto territorio, sono stati utilizzate unità cinofile ed un drone che ha sorvolato l’area alla ricerca dell’uomo o di indizi che potessero portare al ritrovamento dello stesso. Ma purtroppo tutto è risultato vano, da qui la decisione di ieri di sospendere le ricerche. Resta la preoccupazione dei familiari che qualche giorno fa si sono rivolto addirittura alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto” in onda su Rai Tre per poter ritrovare il loro congiunto.

Ravanusa, elettricista cade da dieci metri: è gravissimo

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Incidente sul lavoro ieri pomeriggio a Ravanusa dove un elettricista, Vito Termine, 27 anni, è caduto dal tetto di un capannone dove stava lavorando. Il volo è stato pauroso, 10 metri di altezza, così come l’impatto sul pavimento. Il giovane ha perduto i sensi ed è stato soccorso da quanti si trovavano sul luogo. Chiamata l’ambulanza che i sanitari del 118 hanno allertato l’elisoccorso di Caltanissetta che hanno inviato un elicottero col quale Termini è stato trasferito all’ospedale S. Elia del capoluogo nisseno. Il 27enne è intubato ed in rianimazione con prognosi sulla vita.


Ravanusa, sbaglia manovra e finisce fuori strada a testa in giù: tre feriiti

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Pauroso incidente ieri mattina a Ravanusa per tre persone. I tre a bordo di una Fiat Panda si trovavano lungo la strada statale 644 che collega Ravanusa a Campobello di Licata. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri il conducente, un uomo di 80 anni, avrebbe innestato per errore la prima invece che la retromarcia ed avrebbe causato l’incidente finendo  fuori strada a piccolo dopo un volo di alcuni metri. I tre sono stati ricoverati all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì ma per loro solo lievi ferite e tanta paura.

Ravanusa, trovato morto Luigi Sanfilippo, l’anziano scomparso due mesi fa

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Il luogo dove è stato trovato il cadavere di Luigi Sanfilippo (in basso a dx)E’ stato trovato morto dopo quasi due mesi di ricerche Luigi Sanfilippo, 88 anni di Ravanusa.  Il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato in contrda Bifera, in avanzato stato di decomposizione, da un gruppo di cacciatori che erano usciti per una battuta nelle campagne al confine del territorio tra Campobello e Licata.  Forze dell’ordine e volontari erano impegnati per cercare di ritrovare l’uomo o almeno alcuni indizi che possano portare all’individuazione dello stesso. Per le ricerche è stato utilizzato anche un drone con una telecamera capace di scrutare il territorio dove si presume l’uomo possa trovarsi che ha sorvolato il territorio di Ravanusa ed in particolare il terreno dove solitamente Sanfilippo era intento recarsi. Del caso si era occupata la  trasmissione televisiva di Rai Tre “Chi l’ha visto”, ma anche in questo caso non era stato ottenuto alcun elemento utile al ritrovamento dell’anziano ravanusano.

Ravanusa, “evade” dalla propria abitazione e “cambia” domicilio: arrestato romeno

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I militari della stazione Carabinieri di Ravanusa hanno arrestato in flagranza di reato Joan Mindirigiu, 36 anni, bracciante agricolo romeno già noto alle Forze dell’Ordine, attualmente sottoposto alla pena alternativa della detenzione domiciliare, poiché resosi responsabile del reato di evasione. In particolare i Carabinieri della stazione,  nel corso di un mirato servizio finalizzato a verificare il rispetto delle misure restrittive imposte dall’Autorità giudiziaria, eseguiva un controllo anche presso l’abitazione del Mindirigiu, risultando però quest’ultimo assente. Dopo un attenta attività informativa condotta dai militari, il bracciante agricolo romeno veniva rintracciato in un’altra abitazione sita nel centro di Ravanusa, in assenza di alcuna autorizzazione del giudice. L’arrestato, pertanto, veniva condotto presso la caserma dei Carabinieri di Ravanusa per gli adempimenti del caso, per esser poi sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

Ravanusa, ancora spreco di soldi pubblici: 31 indagati, falso lavoro per vere indennità

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Guardia di finanza, indagine su falsi braccianti

Guardia di finanza, indagine su falsi braccianti

Ancora spreco di soldi pubblici, ancora danni compiuti nei confronti di cittadini onesti. Da Ravanusa un’altra storia di malaffare: trentuno imputati, quasi tutti di Ravanusa. Per loro è già stata presentata richiesta di rinvio a giudizio e l’udienza preliminare verrà celebrata il prossimo 31 marzo dal Gup del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto. Per tutti l’accusa è di truffa ed altro per avere creato i presupposti e percepito indebitamente dall’Inps l’indennità di disoccupazione facendo risultare un lavoro che in realtà non è stato mai svolto. Protagonisti principale di un’indagine avviata dalla Guardia di finanza di Canicattì e coordinata dal Dipartimento reati contro la Pubblica amministrazione della Procura della repubblica di Agrigento, guidato dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e condotta dal Pubblico ministero Andrea Maggioni, sono Luigi Lillo Iacona e Nazareno Abbruscato titolari di ditte omonime individuali che, secondo l’accusa, avrebbero poi creato i falsi braccianti per lucrare sulle indennità. E’ di quasi 150 mila euro il danno arrecato all’Erario. Questi gli imputati di cui la procura chiede il rinvio a giudizio: Luigi Lillo Iacona, 40 anni di Ravanusa; Palma Maria Aronica, 64 anni di Canicattì e residente a Ravanusa; Angelina Avarello, 52 anni di Ravanusa; Nadia Casale 48 anni di Biella residente, in Ravanusa; Angela Vittoria Giannone, 45 anni di Ravanusa; Calogero Raia, di Canicattì, 50 anni, residente in Ravanusa; Calogero Cimino, 43 anni di Ravanusa; Giovanni Lana, 54 anni di  Ravanusa; Salvatore Ninotta, 49 anni di Ravanusa; Pietro Corrado 66 anni,di Ravanusa; Luigi e Antonino Sciandrone, 59 e 61 anni di Ravanusa; Vito Carlino, 40 anni di Canicattì; Francesco D’angelo, 40 anni, di Ravanusa residente in Germania; Nazareno Abbruscato, 67 anni di Ravanusa; Jean Brunco, 47 anni, nato in Francia e residente in Ravanusa; Giuseppe Cupani 58 anni, di Ravanusa; Giuseppina Di Caro 58 anni di Caltanissetta; Giuseppe Capobianco 45 anni di Ravanusa; Fathi Kristou 56 anni, nato in Tunisia; Mohsen Mennai 57 anni, nato in Tunisia; Giuseppe Borsellino 40 anni di Ravanusa; Eduardo Barba, 45 anni, di Canicattì e residente in Ravanusa; Rocco Oliveri 58 anni di Ravanusa; Vincenzo Sgammeglia 46 anni, di Canicattì, Francesca Avarello, 63 anni di Ravanusa; Vito Avarello 38 anni di Caltanissetta e residente a Ravanusa; Mario Brancato, 43 anni, di Cardinale (CZ), e residente a Ravanusa; Maria Ciaola, 56 anni di Ravanusa; Carmelo Di Natali 42 anni di Canicattì e residente a Ravanusa; Mohamed Jaouadi, 37 anni, nato in Tunisia.

 

Ravanusa, rapina con sequestro di persona: pare ci siano quattro fermati

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Una rapina con sequestro di persona è stata messa in atto, nel tardissimo pomeriggio di ieri, nel centro di Ravanusa. Alcuni malviventi  sarebbero penetrati all’interno di un esercizio commerciale di telefonia del piccolo comune dell’agrigentino terrorizzando il titolare e sequestrando una persona. Sull’episodio  al momento vige il massimo riserbo. Serrate indagini sono in corso  da parte dei carabinieri di Ravanusa in collaborazione con la compagnia di Licata e con i carabinieri del Reparto operativo di Agrigento. Al momento pare siano stati effettuati quattro fermi di polizia giudiziaria. Nelle prossime ore i particolari.

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