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Channel: Ravanusa – GrandangoloAgrigento
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Ravanusa, spaccio di cocaina e soldi nascosti in casa: arrestato commerciante

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I Carabinieri della Stazione di Ravanusa, nel corso di servizio investigativo, hanno arrestato in flagranza di reato: M. S., 50 enne, commerciante di Ravanusa, poiché resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare i Militari dell’Arma, in seguito ad una mirata attività info-investigativa, hanno eseguito una perquisizione presso il bar ubicato a Ravanusa e gestito dal commerciante ove hanno rinvenuto occultata all’interno di una cappa di aspirazione, circa 35 grammi di cocaina, suddivisa in 35 dosi, nonché la somma in contanti di euro 7.500 circa in banconote di vario taglio, ritenuta verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Agrigento, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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Uccise ergastolano libero per decorrenza termini: al via processo d’Appello

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Entrerà nel vivo il prossimo 21 dicembre il processo di secondo grado - davanti la Corte d’Assise d’Appello - a carico di Orazio Rosario Cavallaro, 61 anni originario di Ravanusa, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Angelo Carità, licatese condannato all’ergastolo per omicidio ma scarcerato poco prima per scadenza dei termini di custodia. Cavallaro lo scorso dicembre è stato condannato all’ergastolo dal gup del Tribunale di Agrigento Luisa Turco. 

Carità venne ucciso il 2 aprile dello scorso anno, nel giorno di Pasquetta. Secondo la ricostruzione, supportata anche dalle riprese di una telecamera nelle adiacenze che avrebbe ripreso tutto, Cavallaro si sarebbe recato nei pressi del terreno di Carità con un’auto messa a disposizione da alcuni familiari e avrebbe esploso ben tre colpi di arma da fuoco letali per Angelo Carità.

L’indagine, che ebbe inizialmente difficoltà date dal fatto che non vi fosse collegamento tra vittima e omicida, subì una svolta sei mesi dopo l’efferato delitto grazie ai risultati dei carabinieri del Ris che trovarono tracce su una giacca usata da Cavallaro. Carità era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giovanni Brunetto, ucciso nel 2013.La Procura ipotizza un delitto su commissione, quello effettuato da Cavallaro, che avrebbe agito per “vendicare” il delitto.

Rapinati due distributori tra Ravanusa e Licata: indagini

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Due distributori di carburante rapinati a distanza di poche ore l'uno dall'altro. E la mano sembra essere la stessa. Si tratterebbe di due uomini che hanno agito a volto travisato e armati di coltello. Il primo colpo è avvenuto a Licata, alla "Sicilpetroli"; il secondo, invece, al distributore "Fora Paisi" di Ravanusa. Il bottino complessivo si aggira intorno 500 euro.

Un'autovettura, risultata rubata a Campobello di Licata, è stata trovata dai carabinieri tra Ravanusa e Campobello. Potrebbe essere quella usata per i due colpi. Peraltro non è la prima volta che si verificano, con le esatte modalità, fatti del genere. Indagini avviate.

Coronavirus, screening di massa a Ravanusa: eseguiti 610 tamponi

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Giornata dedicata allo screening per la rilevazione del coronavirus a Ravanusa. Sono stati eseguiti 610 tamponi. I risultati sono già stati comunicati a chi aveva provveduto a registrarsi. Chi ha fatto la registrazione in loco riceverà il referto nei prossimi giorni.” Lo comunica il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo. 

Negli scorsi giorni anche ad Aragona uno screening di massa sulla popolazione studentesca - con l'esecuzione di oltre 300 tamponi - ha portato buoni risultati con i test che hanno dato tutti esito negativo.

Intascava soldi delle carte di identità a Ravanusa: chiuse indagini

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La Procura di Agrigento ha notificato l'avviso conclusione indagini nei confronti di Mario Seggio, 54 anni, responsabile dell’ufficio demografico del comune di Ravanusa, e di Ecaterina Gircineanu. Il primo è indagato per peculato mentre la seconda di falso perché avrebbe firmato un documento al posto del padre al fine dell'espatrio.

La vicenda risale al febbraio scorso quando i carabinieri della stazione di Ravanusa arrestarono in flagranza di reato Seggio, accusato di aver intascato circa trentamila euro, che in realtà sarebbero dovuti finire nelle casse comunali di Ravanusa, facendosi pagare addirittura in contanti dai cittadini che si recavano nell’ufficio anagrafe del Comune per la carta di identità elettronica.

L’indagine – coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Paola Vetro – nasce da una serie di anomalie che vengono denunciate agli inquirenti: in un primo momento vengono acquisiti svariati documenti ed accertando evidenti discrasie tra le carte d’identita’ emesse e i soldi depositati nelle casse comunali. Gli investigatori hanno cosi’ piazzato microspie e telecamere nel piccolo ufficio comunale dove sono stati registrati diversi “passaggi” di soldi.  

Rapina a mano armata al distributore “Sicilpetroli” di Ravanusa

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Rapina al distributore di carburante "Sicilpetroli" di Ravanusa. Il fatto è avvenuto sabato pomeriggio, a distanza di poco tempo da un tentativo di rapina ai danni di un tabaccaio a Canicattì.

Ad agire sempre due banditi a volto coperto e armati. Si sono presentati davanti il dipendente della stazione di servizio e lo hanno minacciato con un'arma da taglio intimandogli di consegnare l'incasso.

Il bottino ammonta a circa duecento euro. Poi la fuga dei banditi per far perdere le tracce. Sul posto i carabinieri della locale stazione che hanno avviato già le indagini e visionato alcune immagini delle telecamere di sicurezza.

Coronavirus, morta una 70enne di Ravanusa

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Ancora una vittima nell'agrigentino legata al coronavirus.

Una donna di 70 anni, originaria di Ravanusa, è deceduta la scorsa notte all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta dove era ricoverata da alcuni giorni. Il dato emerge dal report diffuso dall'azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta guidata dal manager Alessandro Caltagirone. E' la terza vittima che si verifica a Ravanusa mentre - da inizio pandemia - si tratta dell'ottantottesima persona deceduta in provincia di Agrigento.

Pestato a sangue per venti euro: scarcerato 42enne

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Il gip del Tribunale di Agrigento, accogliendo l'istanza avanzata dall'avvocato Angela Porcello, ha disposto la scarcerazione nei confronti di Ioan Mindirigiu, 42 anni, uno dei tre fratelli romeni arrestati con l’accusa di aver aggredito e ferito gravemente un connazionale, lo scorso 15 ottobre. Il giudice ha concesso gli arresti domiciliari.

Nella vicenda coinvolti anche gli altri due fratelli, Petru Ciprian Ursu, 40 anni (domiciliari anche per lui), Mihaela Gabriela Buluc, 44 anni. I tre sono accusati di lesioni personali aggravate. Ursu, in particolare, era stato fermato dai carabinieri poco dopo l’aggressione ed il provvedimento convalidato dal Gip. Sembra che i tre fratelli romeni si siano accaniti contro un loro connazionale che chiedeva la restituzione di un prestito di 20 euro.


Coronavirus: 30 nuovi casi a Ravanusa, 21 a Licata

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Aumentano i casi di coronavirus in provincia di Agrigento. Questa mattina il sindaco di Ravanusa, Carmelo D'Angelo, ha comunicato ben trenta nuovi positivi in città che portano il totale ad 86 casi. Un altro picco di contagi si è registrato a Licata. La polizia locale ha diffuso un comunicato in cui si parla di ben 21 nuovi casi di Covid-19 che portano il totale a 40 attuali positivi.

La morte di Federica e Lorenzo a Ravanusa: indagato il conducente

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Il sostituto procuratore della Repubblica, Gianluca Caputo, ha notificato l'avviso di conclusione indagini nei confronti del conducente dell'Alfa Romeo 147 che andò a schiantarsi contro un muro di cinta provocando la morte di Lorenzo Miceli, 29enne ex consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Ravanusa, e di Federica Aleo, 29enne di Canicattì' commessa di un noto negozio di abbigliamento. L'accusa nei confronti dell'automobilista - L.D.A., 30 anni di Ravanusa - è duplice omicidio stradale e lesioni.

Secondo gli accertamenti disposti dagli inquirenti il conducente, difeso dall'avvocato Salvatore Manganello, si sarebbe messo alla guida dopo aver assunto cocaina ed essere risultato positivo all'alcol test. Inoltre viene anche contestata una guida imprudente per la velocità di marcia sostenuta.

La vicenda risale allo scorso 2 febbraio quando l'auto, con a bordo quattro persone, si schiantò contro un muro in via Gramsci, a Ravanusa. Il bilancio fu pesantissimo: Miceli morì nell'immediatezza mentre Federica Aleo rimase per ben tre mesi ricoverata all'ospedale di Caltanissetta prima del decesso. Nell'incidente rimase coinvolta una terza persona che riportò delle lesioni.

Notte di fuoco a Ravanusa: bruciano auto e furgone

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Fuoco e fiamme la scorsa notte in via Lincoln, a Ravanusa, dove un'auto e un furgone sono stati danneggiati da un incendio la cui natura è al vaglio degli inquirenti. A bruciare la Fiat Panda di un cinquantenne bracciante agricolo del posto.

Le fiamme, in breve tempo, hanno aggredito anche un furgone di proprietà di uno dei residenti della zona che si trovava parcheggiato nelle vicinanze e - addirittura - annerito il prospetto del palazzo.

Sul posto i Vigili del Fuoco del distaccamento di Canicattì e i carabinieri della stazione di Ravanusa. Al vaglio le cause dell'incendio anche se la pista privilegiata resterebbe quella dolosa.

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